domenica 16 dicembre 2007

? Siesta ?

Riprendendo un pò l'argomento della scorsa news, possiamo dire che (senza scomodare Leonardo né quanti nel corso della storia hanno utilizzato il sonno frazionato come scelta di vita) in tutte le epoche storiche si è fatto ricorso al riposo giornaliero come ad un toccasana per migliorare la qualità delle ore di veglia.

Ci sono persone infatti che non riescono letteralmente a vivere se gli si dovesse togliere quella ventina di minuti dopo mangiato in cui si abbandonano al riposo/sonno. Per alcuni è un'indispensabile necessità e stanno male se non riescono a fare il pisolino dopo pranzo, compromettendo la qualità delle attività lavorative.
Per qualcun altro invece, me compreso, è del tutto fuori luogo fare la siesta pomeridiana, pena l'avere un forte senso d'intontimento (per non usare termini più forbiti) per la restante parte del giorno.

Esiste una spiegazione "fisiologica" a tutto cio? Si. Bisogna prendere in considerazione gli aspetti metabolici, cioè della digestione. Chi ha già tendenzialmente una digestione piuttosto lenta e laboriosa è bene che dopo pranzo si faccia una piacevole passeggiata, al fine di tenere sveglia la funzione digestiva. Chi invece è piuttosto stressato e vive con dei ritmi frenetici è molto facile che abbia un metabolismo un pò troppo attivo e rapido, quindi potrà dedicarsi ad una piccola siesta pomeridiana (di solito mai più di 20 minuti) per permettere agli organi digestivi di svolgere in modo più rilassato il loro lavoro.

Ed a chi vien sonno dopo mangiato? Consiglierei un buona cura per il fegato a base di erbe, per ripristinarne la funzionalità. Il vostro erborista di fiducia vi saprà sicuramente consigliare per il meglio.

venerdì 7 dicembre 2007

ma il pisolino?......

Tolto che il riposo notturno è sicuramente la nostra miglior fonte di rigenerazione e che sia necessario, alcuni ricercatori affermano che la dimensione rigenerante del sonno possa essere acquisita non solo attraverso il lungo riposo notturno.

Sembra infatti che se si effettuano nuomerosi pisolini di una ventina di minuti nell'arco delle 24 ore, le nostre condizioni psicofisiche non subiscano deperimenti di rilievo. Un fautore importante di questo tipo di pratica sembra fosse Leonardo da Vinci, che utilizzava questa tecnica per "creare".

Risulta che il maestro si mettesse all'opera per generare nuove creazioni e, quando gli si presentava una qualche difficoltà, interrompesse la sua opera con un buon breve pisolino,
al termine del quale aveva l'intuizione giusta per proseguire a realizzare quelle opere di ingegno che ha poi trasmesso all'umanità e che apprezziamo anche al giorno d'oggi.

A questo punto sorge una domanda: ma Leonardo era un genio di suo o per merito di questa tecnica di riposo? Non sono certo in grado di poter dare la risposta esatta, ma mi sento di affermare che sicuramente la dote della genialità se l'è portata con se dalla nascita e poi, magari, questa tecnica di dormire possa aver contribuito a volte al buon risultato delle sue opere.

Se così non fosse, probabilmente avremmo avuto molti più geni su questo pianeta, non credete?
Penso che in molti avrebbero potuto scoprire che questa tecnica avrebbe potuto produrre quella genialità che difficilmente passa inosservata.







giovedì 1 novembre 2007

Attività e Riposo

Riprendiamo il discorso iniziato con l'articolo scorso.
Dicevamo che la giornata dovrebbe essere suddivisa in tre parti: una dedicata al sonno, una all'attività ed una al riposo. Del sonno notturno abbiamo già parlato. Ora concentriamoci sugli altri due aspetti.

Il tempo dedicato all'attività è, di solito, quello dedicato alle attività lavorative.
Il nostro lavoro ci impegna per un bel pò di tempo ogni giorno ed indicativamente dovrebbe essere un terzo della giornata. L'ultimo terzo della giornata dovrebbe essere dedicata al riposo. Il fatto è che questo tempo non riesce quasi mai ad essere un terzo, in quanto se ad otto ore di sonno aggiungiamo otto ore di lavoro, ci restano otto ore da dedicare a: recarsi al lavoro, mangiare/cucinare, lavarsi, sbrigare qualche facenda urgente, dedicarsi alla famiglia/figli ecc. ecc. Il tempo che rimane è di due o tre ore circa.

In questo tempo dovremmo poterci dedicare al riposo che, udite udite, non sempre è assenza di attività. Il riposo in questione dovrebbe compensare ciò che già facciamo nell'altro tempo. Ad esempio, chi fa un lavoro prettamente fisico, potrebbe dedicarsi a leggere o a qualche attività creativa come disegnare o suonare o altre attività che implichino scarso movimento o impegno fisico.

Chi invece si occupa di attività più mentali come quelle del lavoro di ufficio, dovrebbe dedicarsi a ciò che coinvolge di più il corpo, come il giardinaggio, lo yoga, una corsa leggera o altro che stimoli il corpo a rinnovare le proprie energie. Il riposo in questo senso significa uscire da tutto ciò che facciamo per molte ore al giorno e fare un qualcosa che distolga l'attenzione e riporti equilibrio nel nostro essere. Non ti sembra interessante questo modo di vedere le cose?

Cosa centra tutto ciò con il sonno ed il dormire? Se creiamo equilibrio nella vita diurna sicuramente il nostro sonno sarà migliore e di ottima qualità.

Purtroppo, molte volte mi capita di sentire persone che si logorano più del dovuto in quanto, fanno già un lavoro fisico per tutta la settimana e la domenica cosa fanno? Vanno a sciare o a fare una camminata di 4 o 5 ore in montagna o altre attività di tipo fisico. In questo modo sovraccarichiamo il sistema fisico e sicuramente trascuriamo qualche altra parte che invece avrebbe bisogno di esprimersi. E chi invece fa un lavoro di tipo mentale cosa fa? Magari dedica il tempo libero a delle lunghe partite ai videogiochi, creando tensione e stress ulteriori allo stesso sistema. Impariamo quindi a "riposarci" nel senso che abbiamo spiegato ed avremo un'ottima qualità della vita e del nostro sonno.



sabato 13 ottobre 2007

Riposare = dormire?

Mi sono reso conto che la gente comune prende abbastanza sotto gamba la questione del dormire. Da molti anni a questa parte le persone sembrano fare a gara a chi dorme di meno. Qualcuno considera il riposo il corrispettivo del sonno e paragona ad esempio il tempo trascorso a letto leggendo o guardando la tv come un tempo dedicato al riposo=sonno.

Riposo e sonno sono due cose completamente differenti. Per meglio precisare, la giornata dovrebbe essere divisa in tre parti principali: sonno, attività e riposo. Il sonno, il dormire, è una parte fondamentale della nostra giornata. In questo tempo vengono svolte moltissime funzioni, delle quali molte sono ancora inesplorate o incomprese.

Di certo avviene una sorta di ricarica del nostro intero sistema, in un modo che ancora non ci è dato di conoscere ma che è UNICO ed INSOSTITUIBILE. Non esiste in nessuna parte della giornata un sostituto del sonno notturno. Il sonno deve essere notturno, compreso grosso modo dalle 10 di sera alle 7 del mattino. La qualità del sonno notturno è imparagonabile: le energie della notte non esistono di giorno. Ciò che noi possiamo vivere nel sonno notturno non esiste in un altro momento della giornata.

Chi dorme in altri orari della giornata trova dei palliativi del vero dormire, e come tutti i palliativi, sono soltanto simili a ciò che invece è fondamentale. Tutte le antiche culture hanno sempre insistito su ciò. Si può sopravvivere anche dormendo di giorno ma la qualità della vita cambia completamente.

L’abitudine di stravolgere i ritmi del sonno-veglia è recente e probabilmente si è fatta strada nelle metropoli degli ultimi 30 – 40 anni e forse l’avvento dei locali notturni e delle discoteche ha un grande ruolo in tutto ciò. Ricordiamoci che lo snaturarsi dell’individuo e delle sue abitudini naturali porta molto spesso alla degradazione.

Sul riposo e l’attività parlerò nel prossimo articolo.




Vuoi un ennesimo consiglio su come dormire meglio? Ok, ma questa volta è proprio facile facile ed alla portata di tutti, proprio tutti tutti. Prima di coricarti, indipendentemente da come sei arrivato a questo momento, fai un bel pediluvio caldo. Non bollente, caldo! Quella temperatura che ti fa sentire caldo senza bruciarti i piedi. Rimanere con i piedi in acqua calda per almeno una decina di minuti circa produce ottimi benefici, in quanto induce un buon rilassamento del corpo ed in particolare del muscolo diaframma, quel muscolo esteso che separa il torace dalla pancia e che è coinvolto anche nella respirazione. Inoltre, essendo che il piede contiene le zone riflesse di tutto il corpo, uno stimolo di questo tipo produce effetti benefici in tutto il nostro essere. Prova e fammi sapere

giovedì 4 ottobre 2007

undici giorni di insonnia

Ebbene sì, undici giorni di veglia è il record storico che ha fatto “guinness” per un signore inglese, esempio da non ripetere per noi comuni mortali che teniamo alla nostra salute ed equilibrio.

“Randy Gardner ha conquistato questo record all’età di 17 anni, quando era ancora studente ed è l’unica persona al mondo che è riuscita intenzionalmente a non dormire per ben 264 ore ininterrotte, senza l’ausilio di stimolanti di nessun genere, ma con l’aiuto, se così si può dire, di alcuni amici che tenendogli compagnia, hanno contribuito al raggiungimento di questo record. Al termine di questa performance Randy ha tenuto pure una conferenza stampa”.

Questo è ciò che è riportato nella notizia del Guinness. A me, istantaneamente è venuto da pensare: “ma se ha concluso il suo periodo di record, significa che sarà stramazzato nel sonno suppongo, e se si è addormentato come ha fatto a fare l’intervista?” Che anche questo sia un primato?? :-))

Sembra che durante la conferenza stampa Randy abbia parlato senza particolari problemi e con buona pronuncia, oltre che a dimostrarsi in buona salute. La motivazione per compiere quest’impresa sembra sia dovuta al fatto che Randy voleva dimostrare che anche non dormendo non si verificano particolari problemi di salute (per lui !!!).

Purtroppo l’articolo del Guinness non riporta dati relativi alle condizioni generali di Randy, né sono stati fatti controlli o tests durante l’esperimento. Certo si può tranquillamente dire che si tratta di un esperimento eccezionale, cioè che quanto è stato fatto è proprio un’eccezione nel panorama umano, tanto è vero che il record è stato effettuato nel 1964 e da allora nessuno più è riuscito a superare questo record.

Ma come avrà fatto ad allenarsi? Sarà stato ai tempi un fanatico delle discoteche e delle lunghe notti insonni di chi è dedito a questo tipo di esperienze?


Se ti metti a letto e proprio il sonno non ne vuol sapere di arrivare, prova la cosa più semplice del mondo: prova a respirare! Oh bella! Ma perchè... di solito non respiriamo già? Certo, il respiro è automatico...ed è anche volontario. Mi spiego meglio. Una volta a letto, concetra la tua attenzione sul respiro e continua a mantenerla. Se sopraggiungono pensieri di qualsiasi genere, ritorna a portare la tua attenzione sul respiro, ancora... e ancora... ... e ancora... ... ... ... hoooo... già........ sooonnooooooo............ ! ..... ronf......