venerdì 7 settembre 2007

Sul cuscino... che succede?

E' ben curiosa, se ci pensate, la nostra vita! Per circa sedici ore viviamo in un tipo di mondo, che è quello che noi chiamiamo "reale" e per le restanti otto ore viviamo in un mondo che ci sfugge, di cui siamo poco o niente consapevoli, se non per alcuni attimi in cui sogniamo e che riusciamo a volte a ricordare anche quando ritorniamo nella nostra vita "reale".

Inoltre, se non viviamo bene la nostra vita notturna "incosciente", non riusciamo a vivere bene la nostra vita "cosciente". E dire che noi ci impegnamo così tanto nella vita diurna, con programmi, progetti, elaborazioni, discussioni, azioni ecc. non rendendoci conto che senza una buona qualità di vita notturna (a letto, s'intende), la vita giornaliera diventa scompensata, disturbata, insomma un disastro.

Di giorno, siamo noi gli attori; facciamo, sbrighiamo, agiamo secondo la nostra consapevolezza (purtroppo però, molto spesso il copione lo scrive qualcun'altro).
Di notte diventiamo spettatori, inattivi e sognanti.
Tutte le notti, durante quella "morte momentanea" chiamata sonno, frantumiamo la nostra mente razionale, la polverizziamo per scomporre le esperienze vissute durante il giorno e ricindurle ad un ambito più energetico in modo da essere "digerite".

Ebbene si, il nostro sonno può essere paragonato alla fase digestiva; così come lo stomaco digerisce i cibi introdotti, la nostra mente digerisce le impressioni e le esperienze vissute nella quotidianità (d'altra parte, il cervello fisico assomiglia ad un intestino in miniatura, non è vero?) In questo modo, la natura inconscia a cui apparteniamo ci spinge a rigenerarci ed a rinascere rinnovati ogni mattina.

Non è meraviglioso tutto cio?



Nel post precedente parlavamo di sonno e stomaco: possiamo continuare su questo tema. Vediamo un pò che cosa possiamo mettere nello stomaco prima di abbadonarci al nostro letto preferito. Premesso che un pò prima di andare a dormire il nostro stomaco dovrebbe essere già vuoto, potremmo abbandonarci al piacere di una buona tisana. Sì, proprio come quelle che facevano le nonne di un tempo: acqua bollente, un pizzico di una o più erbe appropriate, lasciare macerare per almeno 3 o 4 minuti, filtrare. Ed ora è pronta da bere, magari addolcendola un pochino con un pizzico di zucchero di canna. Già il prepararsi una tisana è propedeutico al riposo; infatti la preparazione richiede i suoi tempi. Che erbe possiamo utilizzare? Io personalmente adoro la camomilla, quella buona, da erboristeria, ma il vostro erborista di fiducia vi può consigliare qualche composto preparato da lui stesso con le classiche erbe rilassanti/riposanti: tiglio, passiflora, melissa, escolzia, valeriana, fiori d'arancio ecc. ecc... Buona notte! ! !

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